RESISTENZA OPERAIA A BERLINO

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Da sabato 22 febbraio a domenica 1 marzo le Sezioni ANPI,ANED E CGIL di VIGEVANO esporranno nella Sala dell’Affresco – Castello Sforzesco di Vigevano la mostra RESISTENZA OPERAIA A BERLINO voluta e ideata dal Centro Buonarroti di Milano.
Alle ore 17 di sabato 22 febbraio ci sarà la Conferenza di presentazione alla Sala dell’Affresco con Interventi di:
Luigi Fusani ANPI
Marco Savini ANED
Doriano Maglione Roberto Croci Centro Filippo Buonarroti

La resistenza contro Hitler è tragica per vari motivi:
è tragica perché è costata la vita a decine di migliaia di persone ( i tedeschi rinchiusi nelle carceri e nei Lager sono oltre 800.000; ben 350.000 sono quelli morti nei lager, nelle prigioni, fucilati, impiccati o uccisi dalla mannaia del boia).
È tragica perché è sempre rimasta una resistenza di persone o di gruppi isolati che agivano indipendentemente tra di loro e che non avevano mai una base forte nella popolazione come per esempio la resistenza in Francia, in Italia o in Iugoslavia.
È tragica perché nonostante ciò mancò più di una volta solo per un pelo il successo, cioè l’eliminazione di Hitler o un colpo di stato contro di lui.
Ed è tragica perché nonostante l’alto prezzo pagato in vite umane non riuscì a togliere al popolo tedesco l’immagine di un popolo ubbidiente che seguiva “il Führer” in tutto, anche nelle bestialità più atroci.
Il 1° febbraio, due giorni dopo la nomina di Hitler a cancelliere del Reich, vennero aperti i primi quattro Lager (Breitenau, Neusustrum,Stettin-Bredow e Boergemoor) Durante il mese di febbraio verranno aperti altri campi di concentramento dove saranno rinchiusi, come nei primi, membri dei partiti di opposizione, sindacalisti ed altri intellettuali e giornalisti e liberi cittadini che a vario titolo esprimevano dissenso politico al nazionalsocialismo.
Nel primo mese dalla nomina il 28 febbraio, venne emanata una legge “per la protezione del popolo e dello Stato” che comportava l’abolizione della libertà di stampa, di riunione, di associazione, l’abolizione della libertà di domicilio, della segretezza epistolare; stabiliva inoltre limitazioni al diritto di proprietà e per certi reati ripristinava la pena di morte.
La Resistenza fu variegata:
parti consistenti delle Chiese,della Borghesia e dei Nobili e dei Militari che si unirono nella lotta ai partiti in opposizione Socialisti e Comunisti.
L’importanza di questa mostra è raccontare la storia ai più sconosciuta di una parte del popolo tedesco che si è opposto e togliere quell’immagine di popolo ubbidiente che seguiva “il Führer” in tutto, anche nelle bestialità più atroci.
La data della mostra coincide con l’inizio del tesseramento 2020 di ANPI e ANED che saranno a disposizione anche per raccontare le iniziative realizzate nel 2019 e i progetti 2020