Guerra e violenza al confine orientale italiano

Giovedì 6 febbraio 2020 dalle ore 21:00, presso la Biblioteca Civica Lucio Mastronardi di Vigevano in Corso Cavour 82 – Sala Giuseppe Franzoso
Incontro con prof. Franco Cecotti – ricercatore presso l’Istituto regionale per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia e vice presidente dell’Aned di Trieste

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Le associazioni partigiane e l’ANED (Associazione Nazionale Ex-deportati) hanno avuto negli anni una certa reticenza ad affrontare il tema delle foibe e dell’esodo, anche per la sensazione di strumentalizzazione politica che c’è stata e c’è da parte di certe forze politiche. Ma se si affronta questo delicato tema dal punto di vista storico e geografico si riescono a capire meglio gli eventi tragici che ha vissuto quella zona divisa tra Italia, Slovenia e Croazia.
A questo scopo è stato invitato il prof. Franco Cecotti, ricercatore presso l’Istituto regionale per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia e vice presidente dell’Aned di Trieste, che interverrà in biblioteca il 6 febbraio alle 21, poi la mattina del 7 al liceo Cairoli e all’ITIS Caramuel, con una conferenza dal titolo:
Guerra e violenza al confine orientale italiano 1914-1954.
L’incontro affronterà i temi indicati dalla legge 92/2004 che invita a “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Lo storico ci ha anticipato che proietterà molte cartine del territorio, sottolineando che: “Le cartine sono fondamentali, perché se non si fa la storia assieme alla geografia si rischia di non capire. Bisogna sempre localizzare le cose, specie in una zona in cui i confini sono cambiati molte volte, sia dopo la Prima Guerra Mondiale, sia dopo la Seconda. Perciò è importante far vedere questi cambiamenti che sono alla base dei contrasti e dei conflitti sia nazionali che politici che ci sono stati”.