Deportazione politica

 

La deportazione politica, che presenta al suo interno vari soggetti: dai vecchi antifascisti, ai partigiani combattenti, dai soldati rastrellati sui vari fronti, ai renitenti, dai collaboratori del movimento partigiano sino agli esponenti dell’antifascismo esistenziale. Scorrendo tra i nomi dei deportati nati, residenti o arrestati in Lomellina, raccolti nel “Dizionario biografico della deportazione pavese” (Unicopli, 2005) risultano coinvolti i seguenti Comuni: Breme, Castel d’Agogna, Ceretto, Cilavegna, Confienza, Frascarolo, Galliavola, Gambarana, Gambolò, Garlasco, Gropello, Langosco, Lomello, Mede, Mortara, Pieve del Cairo, Robbio, Sannazzaro, Sartirana, Scaldasole, Semiana, Tromello, Valeggio, Vigevano, Zinasco.
Come campione di questo folto gruppo, può essere interessante approfondire alcune biografie esemplari, come quella di Giuseppe Loew, milanese sfollato a Lomello, catturato in seguito alla sua attività partigiana e, scoperta la sua origine ebrea, inviato ad Auschwitz; o quella della maestra delle scuole elementari vigevanesi Anna Botto (clicca qui per visitare), morta a Ravensbrück; oppure quella di Ermanno Bartellini, vecchio socialista, ex-deputato, originario di Ferrera, che imprigionato in un sotto-campo di Dachau, riesce a evadere, riuscendo a sopravvivere con tre compagni in un ambiente fisicamente e umanamente ostile per ben sette giorni prima di essere ripreso. Oppure dell’altro ex-deputato socialista e famoso sindacalista Egisto Cagnoni, il più vecchio dei deportati della provincia di Pavia, catturato ed eliminato a Mauthausen all’età di 68 anni.
Infine la vita del più famoso deportato della provincia di Pavia: il partigiano cattolico Teresio Olivelli, di cui è in corso la causa di beatificazione, morto a Hersbruck nel sotto-campo di Flossenbürg.
Non da ultimo ricordiamo la deportazione degli scioperanti di Cilavegna (clicca qui per visitare), dove il 2 marzo 1944, i 473 dipendenti del calzificio Giudice di Cilavegna aderiscono allo sciopero generale proclamato dal Comitato di Liberazione dell’Alta Italia e Il giorno dopo i nazisti arrivano in paese e arrestano i membri della ex-commissione interna.

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