VIGEVANO: SABATO 21 OTTOBRE ORE 12.20 COMMEMORAZIONE DELL’ANPI IN CASTELLO PER RICORDARE GIOVANNI LEONI

Giovanni Leoni

Sabato 21 ottobre 2017 alle ore 12,20 la sezione “Francesco Soliano” di Vigevano dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) organizza, la cerimonia di commemorazione, proprio nello stesso giorno e alla stessa ora di 74 anni fa in cui avvenne l’efferata esecuzione. La cittadinanza è invitata a partecipare

Un momento per ricordare la figura di Giovanni Leoni, antifascista vigevanese e primo caduto della Resistenza in provincia di Pavia, fucilato da soldati nazisti nel cortile del Castello di Vigevano.

“E’ morto il giorno 21 ottobre 1943 alle ore 12 e minuti 20 nel Comune di Vigevano nella casa posta in via Littorio al numero 36. Annotazioni: nessuna”. Questo è il freddo atto burocratico conservato negli archivi che certifica la morte di Leoni, e non contiene alcuna indicazione sulla sua fucilazione da parte dei tedeschi.

Lapide leoni

Nato a Macerata il 22 gennaio 1903 e residente a Vigevano dal 1932, al momento dei tragici fatti Giovanni Leoni lavora come geometra dell’Ufficio Tecnico del Comune, è capo dei vigili del fuoco ed è persona molta stimata in città.

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L’uccisione a Vigevano nella sera del 20 ottobre 1943 del milite fascista Mario Toso, avvenuta probabilmente a opera di suoi commilitoni (ragazzi sbandati reclutati nella Milizia volontaria per la sicurezza nazionale), fornisce il pretesto per fucilare Leoni, che già nel periodo seguito al 25 luglio ’43, nelle manifestazioni per la caduta del governo Mussolini, era stato individuato come antifascista e sottoposto a controllo.

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Il 21 ottobre viene prelevato dal suo ufficio in Municipio, portato nel cortile del Castello e fucilato da tedeschi. Dopo la fucilazione avviene il saccheggio della sua abitazione compiuto da fascisti vigevanesi, lasciando la vedova, con due bambine, nella più completa disperazione e indigenza. Essi arrivano addirittura a sparare alla lapide apposta alla sua tomba, sommersa dai fiori dei concittadini nella ricorrenza dei Morti.

Di seguito l’epitaffio composto dalla maestra Anna Botto, poi vittima della deportazione nel campo di concentramento a Ravensbrück :

Piombo tedesco
volle vittima di rappresaglia
Giovanni Leoni
Papà, ti gridano le figlie tue
sta’ a noi vicino
guidaci per mano
mitiga la nostra solitudine
Non abbia pace
chi ti consegnò al nemico.
La famiglia in pianto
gli amici straziati
Vigevano sconvolta
attendono l’ora inesorabile
della giustizia
che chiamerà il sacrificato
alla gloria dei forti

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